benedict cumberbatch: genio di stile
Benedict Cumberbatch è un alieno. Non solo per gli zigomi a prova di gravità e quegli occhi azzurri e tagliati all’insù. Neanche per lo straordinario talento e la sensibilità che fa trasparire in ogni sua performance.
E’ una rarità perché è un uomo decisamente d’altri tempi. Quell’esemplare quasi estinto che molte di noi cercano anche tutta una vita senza trovare: l’uomo elegante. Elegante in termini di look, di modi ed umorismo. E vi basta guardare o leggere anche una sola sua intervista per capire che è un uomo che non si prende troppo sul serio ma con garbo.
Mr. Cumberbatch non nasce in una dimensione parallela bensì a Londra nel lontano 1976. Figlio di attori è destinato a diventare una stella fin quando da ragazzo calca i palcoscenici di Londra e inizia il suo percorso nel mondo del cinema e della tv.
Diventa quella faccia che avete già visto ma non sapete dove. Di cui ricordate quel viso “un po’ così” e quella figura elegante che fluttua sullo schermo o sul red carpet senza dare nell’occhio ma facendo la differenza.
Fino a poco tempo fa l’avreste associato subito solamente alla sua inimitabile performance di Sherlock Holmes nella serie BBC “Sherlock” dove recita la parte del sociopatico iperattivo detective che, da icona dell’età vittoriana, ritroviamo trasformato in un ragazzo della Londra del ventunesimo secolo in cui si aggira, con un cappotto Belstaff da 2000 sterline che sembra plasmato su di lui come una scultura.
Oggi ci sembra quasi strano non vederlo dovunque in tv o su qualche rivista. Oggi c’ è quel genio di Alan Turing. Oggi ci sono “The imitation game” e la nomination agli Oscar. Oggi Cumberbatch non è solo il tipo dal viso indefinito che vedete sullo sfondo, ma una star che ogni stilista o brand vuole disperatamente vestire.
Lui ha quell’ attitude che lo fa essere elegante sia con un completo di Dolce e Gabbana da 3000 euro che con le infradito ed il berretto da nerd. Quella che fa si che sia la moda ad adattarsi alla sua figura e non viceversa.
Possiede insomma il lasciapassare fondamentale che eleva le star ad icone di moda: l’allure.
In sintesi, Benedict è un po come l’incubo di ogni adolescente che si incammina verso scuola ogni mattina: la compagna di classe fashion a cui sta bene qualsiasi cosa anche se è appena rotolata giù da letto. Fa parte di quella quasi fastidiosa categoria di personaggi che anche con una tuta da pompiere o un sacchetto della differenziata addosso farebbero sparire anche gli uomini o le donne più tirate a lucido di una stanza gremita.
Per tutti questi motivi Benedict è l’icona dello style file maschile di questa settimana. E’ esempio di come io definisco l’eleganza e lo stile di un uomo.
Gli artisti inglesi, è vero, hanno forse un po gioco facile su questo: penso ad Ian McKellen o a Colin Firth e vedo uomini non bellissimi ma pieni di charme che con l’ understatement fanno colazione la mattina. Benedict ha appena ricevuto la tessera di quel club esclusivo che è il Gotha del talento britannico dove la bravura è il dono principale ma la classe fa la differenza.