James McAvoy: lo stile del fattore X

Se dico James McAvoy i cinefili tra di voi assoceranno, quasi subito, questo nome allo straordinario protagonista di “Espiazione”, film diretto da Joe Wright nel 2007, in cui, nella parte dell’affascinate, squattrinato e appassionato Robbie, riusciva a conquistare il cuore della bellissima Keira Knightley. Per chi invece, come me, è nerd nell’anima e si ciba di fumetti a colazione, l’attore scozzese è il giovane Charles Xavier, alias Professor X, della versione cinematografica degli “X-men” Marvel, ruolo che condivide con l’immenso Patrick Stewart.
In questi giorni, le immagini di James, completamente calvo sul set di “X-men Apocalypse”, attualmente in lavorazione, postate dal regista Bryan Singer su Instagram, sono diventate un vero tormentone virale nel giro di poche ore. Se per tutti i membri del mondo comics questo ha un significato che non starò qui a spiegare, tutti gli altri hanno storto il naso, accendendo una vera e propria paranoia sulla perdita di fascino dell’attore.
Ma James McAvoy, scozzese, classe 1979, tra i più grandi attori della sua generazione, nonostante la testa calva e le foto impietose, resta uno tra gli uomini più belli al mondo, preda delle griffe più popolari che, giustamente, vogliono a tutti i costi reclutarlo come volto dei propri prodotti.
L’unica a spuntarla finora è stata la nostra Miuccia Prada che, nel 2014, è riuscita a farne il testimonial della linea maschile di Prada, coinvolgendolo, grazie alla maestria di Annie Leibovitz, in un serie di scatti in cui, il fascino dell’attore, sembrava perfino far dimenticare il prodotto da pubblicizzare.
La parentesi della collaborazione col marchio italiano, sembra, finalmente oserei dire, aver messo la parola fine alla discutibile fase di sperimentazione stilistica dei primi anni di carriera di James, in cui, più che che di una stylist sembrava seguire i consigli di una commessa svogliata di Primark, e più che un barbiere, sembrava consultare un apprendista stregone. Basta alla divisa giubbotto di pelle e jeans del liceo, e benvenuti completi scuri dal taglio pulito e sobrio, essenziali da rasentare l’asetticità, se non fosse per la forte personalità dell’attore e per quei duri tratti scozzesi, incorniciati da occhi blu e barbetta ginger.
McAvoy si è evoluto come uomo e artista, affrontando cambiamenti molto forti in ambito lavorativo, che si sono riversati anche sulla sua immagine pubblica. Dal fauno de “Le Cronache di Narnia”, al giovane medico de “L’ultimo re di Scozia”, all’ action movie “Wanted”, al romanticismo di “Becoming Jane”, fino all’arrivo tra gli X-men, gli ultimi anni sono stati per McAvoy l’acme di una trasformazione professionale e personale davvero notevole.
Guardare James oggi è come osservare due persone diverse tra il ragazzo degli esordi e l’uomo di adesso. Come per il suo personaggio mutante, anche James ha vissuto quasi due vite che lo hanno portato ad essere una delle stelle della British Wave che da qualche anno sta andando all’arrembaggio di Hollywood.
Come il Professor X, che, per dirla con le parole dell’attore, alla fine della saga “è il personaggio ad aver vissuto il più grande cambiamento tra tutti i protagonisti sia come uomo che per lo stile di vita”, anche lui sembra sempre disposto a continuare a cambiare pelle. Con tenacia e passione, come un vero scozzese.