Marion Cotillard: La vie en Dior
I francesi non hanno fama di essere grandi simpaticoni. E’ uno degli argomenti che fa più spesso litigare me e la mia migliore amica Celeste: lei, francese di origini italiane, odia le mie tendenze anglofone e usa spesso la terribile frase “i francesi sono un popolo superiore” che mi fa terribilmente incazzare. Ora, per quanto la boria francese mi dia pesantemente sui nervi, di una cosa non possono essere accusati: di non avere stile. Il senso della moda appartiene a loro come a noi italiani in maniera intrinseca, anche se noi, al contrario di loro, tendiamo a non farlo pesare a qualunque essere umano ci passi accanto.
Marion Cotillard non ha bisogno di far pesare il suo senso dello stile a nessuno, nonostante sia francese: lei è semplicemente glamour. Punto. Non le serve parlare (anche perché non è una particolarmente loquace), è il modo in cui porta gli abiti a parlare per lei. Questo suo modo di essere elegantemente naturale in ogni contesto l’ha portata a lavorare con grandi registi e attori in tutto il mondo, dall’Europa agli USA, e a farle vincere, nel 2007, un Oscar interpretando una vera icona francese come Edith Piaf ne “La vie en rose” di Olivier Dahn.
E’ quasi inutile dire che lei è la perfetta testimonial di Christian Dior: parigina, bellissima, una somiglianza incredibile con Anna Karina, che le regala un allure classico, esile e femminile. Indossa gli abiti più romantici e quelli più moderni con la stessa naturalezza con cui io porto il pigiama la mattina: pare sia sempre comoda e a suo agio in ogni outfit. Ovviamente è uno degli oggetti del mio amore stilistico e per questo la protagonista di questo style file femminile.
Dopo averla vista agli Oscar di quest’anno, appena una settimana fa, ho avuto la conferma che non è tanto l’abito a fare la differenza ma la persona che lo indossa. Su qualunque essere mortale quell’abito bianco traforato di Dior Haute Couture avrebbe avuto un abominevole effetto “sacchetto dell’aspirapolvere” ma su di lei pareva il tocco di pennello di una musa della moda. Gioielli, trucco e acconciatura assolutamente perfetti. Tutte la altre dive americane di turno sembravano uscite per andare ad un ballo scolastico a confronto.
Marion è protagonista di tutte le campagne pubblicitarie dedicate all’iconica Lady Bag di Dior che le hanno regalato notevole popolarità tra addetti ai lavori del settore e non. Sono un’accoppiata perfetta: entrambe eleganti, charmante e uniche in un panorama di qualunquismo di stile che sembra uscito da un film horror.
Che siano lunghi, corti, sofisticati o geometrici, gli abiti indossati da Marion sono piccoli pezzi di genio creativo valorizzati dal suo charme e dalla sua grazia. Ecco perché ha varcato i confini di Francia alla conquista di Hollywood: con quelle armi può fare ciò che vuole.