Jennifer Aniston: chi vuole essere mamma?

Jennifer Aniston per me è sempre stata una donna molto buffa. L’immagine più viva che ho in testa di lei è, ovviamente, quella della sua Rachel di “Friends”, che, per tutti quelli della mia generazione, è un vero e proprio cult nell’area sit-com.
Ora, non solo ho scoperto che può benissimo essere una buona attrice drammatica (da poco ho visto “Cake”, suo ultimo film, e sono rimasta a bocca aperta) ma, soprattutto, una donna che non le manda a dire se qualcuno le rompe le scatole.
Leggendo una bella intervista all’attrice su un recente numero di Vanity Fair, mi sono accorta di come sia vero il punto di vista che lei esprime su uno dei gradi snodi della vita di una donna: la maternità. O per essere più precisi, la scelta/possibilità di una donna di avere figli.
Come sapete, il mio blog non ci tiene a mettere in luce né i punti di vista più popolari né tantomeno i luoghi comuni in fatto di moda e femminilità. Il punto di vista di Jennifer, in merito alla questione di cui sopra, mi è sembrato molto interessante e, ahimè, anche veritiero. Perché una donna che decide o non può avere figli viene considerata dal mondo una donna di serie B?
Addirittura, l’attrice rivela che la domanda che le pongono più spesso i giornalisti, ancora prima di parlare del suo lavoro, è: a quando un bambino?
Come se i bambini fossero un obbligo a cui assolvere anziché una scelta d’amore, una convenzione piuttosto che una convinzione, l’unico elemento che può nobilitare la vita e renderla completa. Jennifer è una donna di successo, con un compagno bellissimo e per sua stessa ammissione ” che si prende cura di tutto ciò che c’è nella nostra vita, dagli amici, alla famiglia al cane”. E’ un’icona dello stile spiritoso e senza fronzoli, il modello più copiato in tutti i saloni di parrucchieri al mondo, stimata dai colleghi e dalle donne del suo pubblico, che si rivedono in lei. Non bellissima, non altissima, col naso “un po’ così” ma molto affascinante e talentuosa nel dimostrare al mondo che una donna piacente può essere anche divertente, senza sembrare la caricatura di qualcos’altro.
Io faccio parte di quel gruppo di persone che spera di diventare un giorno mamma: non perché qualcuno me lo ha imposto ma perché sento che dare la vita a qualcun altro potrebbe arricchire me e la mia esistenza. Ma conosco altre donne che proprio non ci pensano e, di certo, non le sottostimo per questo. Sono mie pari in tutto e per tutto, solo che si incazzano più frequentemente, perché ci sono persone che fanno pesare loro una scelta (a volte purtroppo obbligata) fatta col cuore e col cervello.
Noi donne siamo esseri meravigliosi, a prescindere dal pancione che ci portiamo dietro per nove mesi. E sono felice che Jennifer abbia rimarcato questo messaggio: siate complete con voi stesse e lasciatevi scorrere addosso le parole di chi, nella vita, gli affari suoi non se li fa davvero mai. Sempre con lo stile e la compostezza a cui lei ci ha abituato.