Tom Ford: la felicità è andare a letto alle dieci

Mi piace Tom Ford. Oddio, non sarò la prima né l’ultima donna ad essere affascinata da lui (se non in termini di aspetto sicuramente in termini di moda), ma lo trovo straordinario per il suo carisma ed il suo genio.
Un uomo bello, “pensante”, originale e controcorrente che, negli anni, ha vestito le donne e gli uomini con tale raffinatezza e classe da essere diventato un dio assoluto per il mondo del fashion e per tutti i comuni mortali con un minimo di senso dello stile e del gusto.
Ex direttore creativo di Gucci, businessman, creatore di un impero e schiavo del suo successo, ad un certo punto della sua vita, ha avuto un crollo emotivo e personale che è capitato o potrebbe benissimo capitare ad ogni persona comune.
Si è trovato ad avere un “buco lavorativo” di un paio di anni, un compagno adorato e ammalato di cancro, una vita tanto frenetica da perdere il senso della realtà e cercare un’ancora di qualsiasi tipo che non lo facesse completamente annegare.
Ford è un ex alcolista e ammette che, se non avesse smesso di bere e di drogarsi, non sarebbe, di certo, ancora vivo e non avrebbe mai potuto godere quella che oggi considera la sua gioia più grande: suo figlio Jack, di 2 anni.
Basta un’altro essere che diventa una parte fondamentale di te a capovolgere il tuo mondo e tutte le priorità: così è stato per lui. Adesso, la moda, anche se sua grande passione e rendita, sembra passata in secondo piano rispetto alla nuova vita familiare che ha conquistato.
Minima cura del look, passata da maniacale ad essenziale, zero palestra, dieta si, ma anche qualche donut di straforo se lo avvista in un cafè newyorchese, casa invasa da giocattoli di plastica ovunque, che hanno sostituito preziosi oggetti di design trattati un tempo come reliquie. E, soprattutto, niente più night life come un tempo: il suo “ritiro” è alle 1o di sera, morto ammazzato nel letto con figlio e compagno a guardare la tv.
Resta, però, un guru del gusto e del glamour anche immaginandolo in pigiama a mangiare schifezze davanti ad un bel film, un estro artistico enorme che si riversa in moda, accessori e film ma, che se vede invaso il salotto dai trenini del proprio figlio, non mette a posto, vivendo di quel caos che gli riempie la vita.
Mi piace Tom Ford, ecco. Non farà di certo le pulizie di casa con le sue manine ed avrà un stuolo di tate a facilitargli la vita, ma infagottato nel letto con suo figlio in grembo, celebrando la vita casalinga, sembra quasi uno di noi.