Elie Saab: un imperatore a Parigi
Elie Saab è un re. Il re del mio cuore di “shopping dipendente”, il re della moda che unisce il tocco fiabesco dell’Oriente con il gusto ricercato dell’Occidente. Guardando la sua nuova collezione autunno /inverno 2015 sulle passerelle della Paris Fashion Week ci si immerge nel mondo magico creato dallo stilista libanese.
Saab non è solo l’uomo degli abiti da sogno indossati dalle dive di tutto il mondo sui red carpet più importanti, ma è anche uno stilista che porta il glamour in capi pret-à-porter per donne eleganti che però vivono in un mondo reale, dove la classe è una rarità, perché spesso associata a scarso confort e a molta forma.
I capi visti a Parigi fondono charme e vestibilità. I colori predominanti sono caldi anche se annunciano il vento d’inverno: verde, bordeaux, ottanio, nero investono la passerella con tessuti che vanno dai veli impalpabili e preziosi a tessuti più consistenti e pesanti che cadono sui corpi delle modelle come mantelli avvolgenti.
Come già visto sulle passerelle di altri suoi colleghi, Saab utilizza per la stagione fredda molti inserti di pelliccia e tagli estremi: o extra corti o maxi lunghezze.
Velluti e intarsi preziosi sono accompagnati da clutch in pendant che sembrano gioielli utilizzati per esaltare gli abiti.
Le collezioni di Elie Saab sembrano un incrocio tra “le mille e una notte” e lo stile newyorchese. Le donne riescono ad essere principesse e virago allo stesso tempo: sono contemporanee, sexy eppure angeliche.
Nelle sue creazioni si tocca con mano la tradizione mediorientale senza tradire l’influenza occidentale. Ogni suo abito è un vero e propio oggetto del desiderio, almeno per me.
Non credevo potessero esistere abiti da favola al di fuori “dell’universo Disney” finché non li ho visti e toccati dal vivo, cadendo una specie di richiamo mistico. Noi siamo abituate a jeans e trainers, strappi, borchie e mix and match che a volte ci fanno dimenticare quanto può essere bello essere regine anche solo per una notte. Sono certa che anche la donna più scialba e bruttina con una abito del genere potrebbe trasformarsi benissimo in una farfalla.
Quelli che vedete in passerella sono delle armature di bellezza che fluttuano e che, grazie al mix originale dei materiali e al taglio sartoriale, avvolgono il corpo senza costringerlo ma lasciando fluidità nel movimento.
Io promuoverei Elie Saab come lo scià della moda: i suoi sono imperativi di stile, non semplici vestiti.