Wedding: 10 consigli outfit per l’invitata perfetta
Sono certa cha almeno uno vi toccherà in questa stagione estiva. L’incubo stilistico di ogni donna: il matrimonio. Che sia di una cugina, un’amica, una collega di lavoro o di vostra sorella, la domanda che vi pervaderà immediatamente la mente all’arrivo dell’invito sarà uguale per tutte: “che diavolo mi metto??” La risposta sarà poi preceduta da decine di interrogativi su location, tema, tono della cerimonia e soprattutto evoluzioni climatiche, visto che il vero caldo estivo stenta ancora ad arrivare.
Qualche consiglio generico a me però piace darlo: qualunque sia la vostra scelta finale ci sono davvero dei must che non dovete assolutamente dimenticare e, soprattutto, accortezze nel dress code, che sarebbe preferibile tenere sempre a mente. Per voi, la mia guida personale del buon gusto della perfetta invitata.
- Niente bianco: Il primo fondamentale must do è non presentarsi assolutamente vestite in bianco! La natura ha dotato gli esseri umani di una vastissima quantità di colori che è sempre, comunque e dovunque dovere utilizzare al posto del total white destinato solo alla regina della cerimonia: la sposa. Lo scorso anno ho assistito ad una scena agghiacciante in cui la cugina della sposa, in bianco che più bianco non si può, si è appropinquata verso l’altare per la sua lettura, con grande nonchalance, mentre tutte le donne s’interrogavano a bocca aperta: “Avrà preso per caso un colpo di sole o una sbronza colossale la sera prima?” Sta di fatto che nella “vita reale” da “comuni mortali”, non potete assolutamente prendere ad esempio Pippa Middleton o Cara Delavigne che hanno affiancato le rispettive sorelline sull’altare candidamente vestite. Al contrario di loro non dobbiamo far parlare né rotocalchi né gossipari: quindi regolatevi.
- Il dilemma del black dress: Il little black dress è “l’abito salvavita” per tutte, come sottolineo spesso, ma si dice che, al pari del bianco, debba essere bandito ad una cerimonia nuziale. Ciò che è certo è che, negli ultimi anni, il divieto si è molto ridimensionato: magari non agghindatevi a Morticia Adams ed impreziosite il vostro tubino con qualche accessorio colorato e spiritoso. Del resto meglio invitate sobrie viranti al classico piuttosto che sgargianti alberi di Natale ambulanti. Quindi per me il nero è da “maneggiare con cura”.
- Ma quale flower power???: Ok il matrimonio è un evento all’insegna del “sole, cuore e amore” ma non abbigliatevi da eterea e sognante “donzelletta che vien dalla campagna”, avvolta nelle tovaglie vintage della nonna. L’abito a fiori fa troppo beachwear o hippy wave per essere sfoggiato in questo contesto. Non deve essere un attenuante né un matrimonio che si svolge a pranzo, né uno che si svolge en plein air né una location marittima. Non dovete essere ricordate come l’amica vestita per sbaglio dal tappezziere piuttosto che da uno stilista. Dio ce ne scampi e liberi.
- Scollature out: Non pretendo abiti accollati stile nonnina perché sarebbe triste ed anacronistico, ma, per favore, evitate tette all’aria o schiene nude con scollature iper sexy. Non state andando a ballare su un cubo né ad un apiricena on the beach con la vostra compagnia. Dovete sentirvi belle e spumeggianti senza perdere il vostro allure. Non dico entrare in scena o in chiesa col capo velato stile perpetua ottocentesca, ma neanche in stile lady Gaga. Beware.
- Effetto damina: Non posso tollerare quelle acconciature-impalcature che richiamano lo stile Versailles di metà settecento. Boccoli e crocchie iper laccate devono essere relegate solo al ricordo di qualche lontana trisavola, per non essere inserite nella “sezione mummie” dell’album di nozze. Sarete più belle, e soprattutto comode, con una bella acconciatura morbida e composta: cercate di evitare il fai da te e almeno pettinatevi prima di entrare in scena. La sciatteria nell’acconciatura e nel trucco può distruggere anche l’abito più fashion e chic del mondo.
- Gonne corte bandite: Ragazze, avete belle gambe da sfoggiare al vento tutto l’anno, mica può farvi male qualche centimetro in più un solo giorno su 365! Ad uno degli ultimi matrimoni a cui ho presenziato ho ammirato due minigonne che non sono stata capace di sfoggiare in discoteca neanche da adolescente, con tanto di simil glass shoes a completare il tutto. Le fanciulle erano quanto meno da ammirare per la scioltezza con cui calzavano l’outfit senza battere ciglio: ci vuole fegato, stacco di coscia e poco buon gusto certo. Di sicuro la fauna maschile le porterà nella memoria ad imperituro ricordo dell’evento.
- Jeans: cosa??: Questo è rivolto in particolar modo ai maschietti: non fate gli scemuniti o i difficili e mandate in ferie per un solo giorno tutto il denim che siete stati capaci di indossare lungo una vita intera. Un completo, total o spezzato poco importa, con o senza cravatta, è d’obbligo anche come forma di rispetto verso sposi e famiglie dei suddetti. Va bene non essere impettiti, specialmente se si è molto giovani, ma neanche sembrare appena usciti dal bar dello sport con i vostri amici. E poi, parliamoci chiaro, è bello vedervi cozzare nel look con la vostra eventule fascinosissima compagna? Suvvia…
- Scarpe “smart”: Il tasto dolente di tutte noi: la scelta delle scarpe. E’ risaputo nei secoli che un matrimonio, in media, tenda a durare almeno 3-4 ore, se va bene e non siete del sud, e ciò comporta una prova di resistenza notevole per pianta dei piedi e polpacci. Per quanto possiate essere avvezze, il tacco 12, dopo un po’, spacca la schiena a chiunque. Non posso assolutamente dirvi di non indossare scarpe alte: sono stupende e valorizzano anche l’outfit più anonimo, vi regalano slancio sia che siate piccoline sia che facciate parte del “club coscialunga”. L’unico suggerimento utile è armarvi di scarpe di ricambio, almeno per la coda della cerimonia e per il ritorno a casa. Un trucco vecchio come il cucco ampiamente utilizzato da tutte le fashioniste habitué della movida notturna. Hawaianas we love you!
- Cappello? Ci piace!: Lo trovo un accessorio stupendo e molto chic. Non è un uso che appartiene alla cultura mediterranea, ma nei paesi anglosassoni è un vero e proprio must da sfoggiare in tutte le occasioni ufficiali più importanti. Oltre ad essere chicchissimo è però anche molto “pericoloso”, se non si ha scioltezza e la postura adatta per indossarlo. Se non ve la sentite davvero, evitate: l’effetto collo rigido vi farà sembrare più delle papere che delle lady inglesi. E’ l’unico vero accessorio che necessità solo e soltanto di personalità.
- Un tocco di make up : Less is more. Questo vale sia per le inviatate che per la sposa. Ho avuto la fatale sfortuna di incappare in spose dall’ombretto azzurro perlato o armate di tremendi smoky eyes: bellissimi per carità (io ne faccio spesso uso durante le uscite serali) ma totalmente fuori dalla grazia di Dio in eventi di questo tipo. La situazione si può vagamente ridimensionare se la cerimonia si svolge di sera ed in una location giovane e alla moda. Ricordate che cotanto trucco dopo diverse ore di permanenza e possibili impeti di commozione, potrebbe solo garantirvi degli antiestetici occhi da pugile.
Provate a pensare a cosa vi farebbe davvero piacere ammirare tra gli ospiti del vostro matrimonio, magari. Sareste contente di vedere i vostri amici o familiari in jeans e maglietta pronti per una pizza o la vostra migliore amica scosciata e luccicante come una strobosfera?? Francamente, sarò un po’ all’antica, ma trovo che i veri protagonisti della cerimonia debbano essere gli sposi e non gli invitati per i loro outfit discutibili. Siate cortesi e cercate di pensare prima all’evento e alla sua importanza piuttosto che al vostro modo di vestire estroso. Se si definisce il giorno più importante della vita di due innamorati un motivo ci sarà, no?