Colleen Atwood: la designer delle favole

La prossima settimana esce in Italia uno dei film più attesi di stagione: “Into the Woods” di Rob Marshall. Musical “a base di fiabe”, raggruppa un cast di attori di prim’ ordine, alle prese con i personaggi più popolari delle favole che, un tempo, ci raccontava la nonna prima di dormire.
Meryl Streep, Johnny Depp, Anna Kendrick, Chris Pine ed Emily Blunt ballano e cantano aggirandosi, forse non proprio allegramente, in una foresta stregata, sperando nel lieto fine.
Ma non sono solo loro il pezzo forte del film. Il 50% della storia, ad essere sinceri, è affidato alle mani di una bella signora di nome Colleen Atwood.
Per gli appassionati di cinema questo nome è una garanzia, per tutti gli altri quello di una semplice sconosciuta. Niente di più sbagliato. Sono convinta che, senza saperlo, almeno una volta nella vita ognuno di voi abbia ammirato le sue meravigliose opere d’arte andando al cinema.
La tre volte premio Oscar Atwood è una delle più grandi e prolifiche costumiste di Hollywood. Da sempre partner artistica di registi del calibro di Tim Burton e Jonathan Demme, ha lavorato in alcuni dei più bei film della storia del cinema.
“Edward mani di forbice”, “Memorie di una gheisha”, “Chicago”, “Sleepy Hollow”, “Biancaneve e il cacciatore”, “Alice in Wonderland”, “Il silenzio degli innocenti e “Mission Impossible”, sono solo alcune delle produzioni che Atwood ha reso memorabili con i suoi abiti, in più di vent’anni di carriera.
Le sue opere sono sempre caratterizzate, a mio parere, da un inimitabile tocco gothic romantic che le le rende uniche: linee sfarzose, lavorate, a volte anche iper colorate, ricercate e intrise quasi di un’ ombra di vittorianesimo, danno alle sue creazioni un tocco inconfondibile che migra di film in film in modo costante.
E’ evidente che Atwood “assorba” nei suoi abiti le storie dei suoi personaggi, ricamandole sulla loro pelle, come uno specchio della loro storia. Per lei l’abito fa decisamente il monaco, vive in simbiosi con il proprio personaggio.
Ciononostante, oltre allo script dei film in cui è coinvolta, sono tante le fonti d’ispirazione a cui la designer attinge per le sue creazioni, non limitandosi al mondo predisposto dal regista, come lei stessa ha ammesso in una recente intervista a Vogue. “Cerco sempre nuove idee, che provengano dall’arte, dalla strada o dai miei viaggi: arrivano inaspettatamente e senza preavviso. La fortuna di poter entrare in contatto con splendidi materiali provenienti da ogni parte del mondo mi permette di poterle realizzare tutte. Tutto questo, misto a ricerche storiche, sono una vera e propria sorgente di spunti per me”.
Con questa immensa vena creativa, c’era da aspettarsi l’ingresso della costumista americana anche nel mondo della moda. Nell’estate del 2014 ha infatti lanciato le sua prima linea di borse, che rispecchia ” l’amore che ho sempre avuto per gli oggetti in pelle, e per il processo creativo che porta alla loro realizzazione. La collezione” spiega ancora la designer ” è perfetta da portare da mattina a sera, ed è stata pensata per donne che vogliono conciliare eleganza e comfort, famiglia e carriera”. Seguendo lo stesso criterio, insomma, che applica ai suoi costumi: senza soffermarsi su un solo aspetto del personaggio, ma concentrandosi sulla sua intera storia.
” Into the Woods”, per chi ama il genere, si prospetta come un evento da non perdere. Per tutti coloro che, oltre al cinema, amano l’arte e il design, è anche un’ ottima occasione per ammirare una mostra in movimento. Colleen Atwood non delude mai, come il mondo da sogno che fa trasparire in ogni sua creazione.