Leonardo Di Caprio: il talento di sopravvivere ai trend

Leonardo Di Caprio fa parte di quegli artisti che si amano subito o si detestano. Nel primo caso, di solito, si è delle romantiche donne adulte che dentro covano ancora uno spirito da adolescente innamorata del suo Jack di “Titanic” ; nel secondo, dei maschietti che si portano dentro il rancore di aver visto la propria fidanzatina con lo sguardo adorante alla decima proiezione del film di James Cameron, che sono stati costretti a vedere fino a maturare un istinto quasi suicida, in overdose da romanticismo.
Ma se non fate parte di nessuno dei due schieramenti e vi collocate nel mezzo, di certo, siete membri della categoria alternativa di quelli che stimano l’attore californiano, di origini italo-tedesche, più che per aver tormentato i vostri sogni/incubi, per le sue incredibili doti di attore, gentleman e uomo politicamente impegnato che, oltre ad essere bellissimo (ebbene si, i quarant’anni e la panzetta non hanno intaccato il suo fascino, cari..) e talentuoso, è anche un attivista in prima linea, nella lotta contro l’accanimento ambientale sul nostro pianeta.
Leo, in fondo, è un sopravvissuto alla fama come lo è nel suo ultimo film “The revenant”, di Alejandro Inarritu. Certo, non si è mai trovato ad essere sepolto vivo in fondo ai ghiacci con un omicida sulle sue tracce, ma ha dovuto fare un bello slalom per non lasciarsi travolgere dal ciclone della fama, che avrebbe potuto schiacciarlo al suo massimo exploit della fine degli anni ’90.
Insomma, un tipo che è sempre andato per la sua strada, che se ne frega poco di stare sulle palle a molti colleghi, che non ha niente da nascondere se si circonda di un harem di modelle di Victoria’s Secrets per il suo compleanno, che mangia schifezze in pantaloncini e maglietta e non radendosi per giorni, anche se è sempre a tiro di paparazzo. Leo è uno dal basso profilo in fatto di look ( anzi, diciamolo, molte volte visto nella vita quotidiana, ci ha fatto venire voglia di urlare!) ma sul red carpet ci fa ancora venire gli occhi a cuoricino.
E ne ho avuto prova in prima persona guardando i Golden Globes 2016 l’altra notte. Salendo sul palco per ritirare l’ennesimo premio, mi ha dato, ancora una volta, la dimostrazione di come si possa passare dalla canotta e ciabatte ad un tuxedo iper griffato, con la stessa nonchalance con cui porto il mio pigiamone in casa la sera, quando sfatta torno dal lavoro.
Non è una cosa da tutti, né tanto meno una cosa che tutte le star sanno o si possono permettere. Il ragazzo, pancetta o no, si difende ancora benissimo in fatto di stile. Capelli tirati indietro e smoking rigorosamente nero, come un divo di altri tempi, a cui non frega nulla del trend o delle mode del momento, ma a cui piace essere in linea con la sua personalità: semplice, diretta e senza fronzoli.
Ragazze, Leo è sempre Leo. E chi se ne importa se l’ Academy si rifiuta di dargli un Oscar! Per noi è e sarà sempre “il re del mondo”. Posto sulla zattera maledetta o no.