La regina Cate
C’è qualcosa di magico in Cate Blanchett. Sarà la sua pelle quasi trasparente, il portamento regale o gli occhi che sembrano un angolo di cielo, ma lei sembra sempre fluttuare nel mondo come una dea.
Per me è un’icona assoluta di bellezza. In qualunque ruolo, su qualsiasi red carpet o occasione ufficiale, l’eleganza non l’abbandona mai: come due gemelle siamesi attaccate da un filo sottile. Credo che in una vita passata, come è stato spesso sul grande schermo, sia stata un qualche tipo di regina: che fosse di popoli, di cuori o di stile poco importa.
Di sicuro Cate Blanchett è un attrice e una diva prima grandezza. Non solo per i due Oscar vinti (parlare del suo straordinario talento sarebbe scontato) ma per come si approccia alla celebrità e alla moda. Lei è senza tempo, di conseguenza gli abiti che indossa devono essere immortali, come la mano che da loro vita. Il senso della bellezza di Cate può essere riassunto nelle parole di re Giorgio Armani :“Cate rappresenta il tipo di donna per cui io creo” . E così sembra quasi ovvia la scelta dell’attrice australiana come testimonial del suo profumo “Si” e della stupenda pubblicità in cui sembra regalare forma alla fragranza.
Blanchett dovrebbe essere per le attrici, più o meno giovani, un’ ispirazione e una guida di buon gusto in una realtà che ne difetta. Le sue mise, da Galliano a Valentino a Givenchy, sono straordinariamente atipiche, prendono vita sul suo fisico androgino ma femminile, regalandole un aspetto quasi alieno.
Quel viso un po’ irregolare, quel sorriso mai completamente dichiarato, quel pudore nel mostrare il suo corpo in maniera attenta, la rendono sublime e mai scontata. Capace di azzardare colori e fantasie rischiose, e quasi improponibili, per qualunque comune mortale e sembrare ugualmente eterna. Bionda, rossa o bruna sembra sempre essere perfetta e mai fuori luogo.
Regina dell’arte e dello stile sarà presto anche regina di tutte le cattive delle favole: vestirà i panni della matrigna di Cenerentola nell’omonimo film in un uscita tra poco sul grande schermo. Da principessa tormentata (vedi la sua straordinaria performance in “Elizabeth” e in “Elizabeth-The Golden Age) ad antagonista per eccellenza di tutte le eroine romantiche, la sfida è grande e il registro cambia, ma la bellezza sta proprio in questo: per un camaleonte di stile come Cate entrare in panni così scomodi può essere solo una grande nuova sfida.