Misty Copeland: il colore dell’arte
E’ deprimente constatare come, nel 2015, il talento venga ancora penalizzato dal colore della pelle. O per meglio dire, come ci si stupisca che il talento possa esplodere come una supernova dal corpo di chi non ha per nascita la pelle color latte, ma indossa il caldo colore del caffè.
Misty Copeland è una ragazza di 33 anni del Kansas. Molto bella, di talento e con una carriera luminosissima davanti a se. Fin qui tutto regolare.
Solo che di mestiere fa la ballerina di danza classica ed è afroamericana: un binomio che nella danza, purtroppo, difficilmente paga.
La ragazza è diventata, da pochissimo, prima ballerina dell’American Ballet Theatre grazie al suo straordinario talento e alla sua incredibile capacità di trasmettere emozioni vere al suo pubblico. Suo unico strumento di comunicazione: il corpo.
Chi ama andare a teatro, ed in particolare chi ama il balletto, sa bene come il corpo del danzatore sia l’ elemento essenziale che infrange la barriera tra il palco e chi è seduto in platea. Niente parole, solo puro movimento che da vita al personaggio e al sogno che si porta in scena.
Misty è “portatrice sana” di questa magia. Il suo corpo è riuscito a creare una tale connessione tra la sua arte ed il suo pubblico, che è sembrato inevitabile e naturale porla in cima alla vetta di tutte le stelle della sua compagnia.
Un’artista, un’ opera d’arte “in movimento” ed una creatura meravigliosa: indipendentemente dal colore del suo corpo, è l’anello tra la danza e chi la osserva.
Nata poverissima, ha iniziato a danzare molto “tardi”, a 13 anni, ed è diventata, in poco tempo, grazie al suo straordinario talento, un prodigio della danza, superando un percorso fatto di salite e sacrifici pur di arrivare a fare ciò che amava di più: danzare.
Nessun limite d’età, nessun patrimonio e nessuna difficoltà familiare sono riuscite ad arrestare la sua scalata: perché mai avrebbe dovuto farlo il colore della sua pelle??
Misty è una giovane donna, bellissima, forte e determinata che, come ogni donna nella nostra società, non solo ha dovuto combattere il doppio dei suoi colleghi per emergere, ma ha dovuto fare uno sforzo ulteriore per dimostrare che l’arte va ben oltre un involucro esterno. Oggi che e’ un’icona di bellezza e di stile si è imposta come modello per molte altre ragazze, che sperano di poter emergere dal loro piccolo mondo per poter realizzare i propri sogni.
Mi piace moltissimo perché si è dimostrata sempre orgogliosa di essere se stessa ed ha sempre cercato di migliorare; perché può essere un esempio per tante ragazze che mollano ancora prima di provare, venendo demoralizzate da una realtà denigrante; perché mostra al mondo quale sia la direzione giusta verso cui andare: quella in cui la passione ed il talento sono davvero ciò che conta nella vita e che tutto il resto è solo una sfumatura.