La follia del “Lawrencegate”
Fino a qualche anno fa Jennifer Lawrence era solo una bella ragazza di grandi speranze di Louisville, Kentucky, decisa a conquistare Hollywood. Oggi che è una star di prima grandezza, non solo ha conquistato Hollywood, ma ne è diventata la regina incontrastata.
In questi giorni la notizia della super popolarità e, di conseguenza, dell’annesso potere mediatico di Jennifer, sembra aver fatto scoppiare una sorta di “Lawrencegate”. E’ diventato un caso di Stato da prima pagina il fatto che, la ragazza, grazie al talento e alla sua bellezza, sia diventata la stella di maggiore grandezza del cinema. Come se si fosse trattato di vedere un alieno che fa shopping a Times Square o Barack Obama vestito come “Priscilla, la regina del deserto”.
La cosa mi fa incazzare ma non mi sorprende, vista la realtà in cui ancora ci troviamo a vivere.
Quando Leonardo DiCaprio, molti anni fa, diventò, in giovanissima età, “il re del mondo” grazie al successo di “Titanic” per esempio, nessuno si permise di giudicare la sua posizione e il suo talento solo perché era il figo del momento. E’ allucinante come, nel momento in cui la stessa ondata di fama travolga una donna molto giovane e affascinante, debbano scattare i titoli a piena pagina. Per carità, se fosse solo per celebrare il successo della ragazza non potrei che essere più che d’accordo, visto quanto è bella e brava. Ma la realtà dietro tutte queste testate ha un risvolto amaro. Il “woman power” ad Hollywood, così come nel resto del mondo, fa più scalpore perché le protagoniste appartengono al genere femminile che per la vera sostanza da cui proviene, facendo dimenticare alle persone il sacrifico ed il talento che ci sono dietro.
Jennifer recita da quando era piccolissima, ha vinto un Oscar appena ventenne, è diventata volto di una casa di moda importante come Dior e piace davvero a tutte le persone di tutte le età. Perché sembra solare, buffa, divertente e anche in carne; ammette di guardare la tv spazzatura e di vivere la dieta come una tortura psicologica, rivela la sua preferenza per le amicizie maschili che non richiedono per forza e come fine ultimo il sesso.
Chiunque veda o ascolti una sua qualsiasi intervista , non può fare a meno di provare la sensazione di rivedere una vecchia compagna di scuola: non la bellona della classe, ma l’amica del cuore sempre pronta a regalare un sorriso e che, magari, fa più gruppo con i maschiacci che con le ragazze tutte gonne corte e rossetto. E ‘ una ragazza un po’ naïf dal grande talento che vuole sperimentare e crescere in tutto: dalla carriera al look. Ecco perché Lawrence è l’ icona del dress of the day di oggi: perché è una ragazza giovane che ce l’ha fatta e che può essere d’ispirazione per tutte quelle ragazze che si vedono un po’ in carne e mascoline e finiscono per trasformarsi in delicate farfalle.
Jennifer, star o no, è sulla nostra stessa barca e non è esente da osservazioni maschiliste. Possiamo solo prendere spunto dal suo essere diretta e senza filtri e, davanti a certe insinuazioni, rispondere con un bel: pensate alla vostra vita che io mi godo la mia!