Wedding time: la stagione della sposa stylish
L’ora X si avvicina. Per chi di voi sta per per sposarsi a breve lo stress è alle stelle, la stanchezza è molta ma il gioco vale la candela. Per chi è all’inizio dell’organizzazione dell’evento, tutto è ancora da scoprire ed in divenire continuo. Una cosa vi accomuna di certo, a parte l’amore per il vostro compagno: l’ansia che tutto vada per il meglio e che il giorno più bello della vostra vita sia assolutamente perfetto.
Future spose di successo non si nasce ma si può diventare, cercando di evitare qualche eccesso superfluo e seguendo la filosofia della semplicità, che, in caso di indecisione o dubbio, è sempre la strada migliore da percorrere.
Di seguito qualche consiglio per gestire al meglio ” l’andamento dei lavori” da cerimonia, per tutte quelle di noi che ad una wedding planner, non possono o non vogliono proprio pensare, ma che desiderano essere spose fashion, alla moda e soprattutto di classe.
- Il tema: La tendenza vuole che la cerimonia segua un tema preciso, che, ovviamente, potrà essere scelto da voi e dalla vostra dolce metà tra le varianti più disparate. Che sia tema marino, montano, campestre o romantico- tradizionale, il consiglio è di rimettervi ad un’unica fondamentale condizione: siate originali ma evitando l’effetto circo. Tutti i temi, potenzialmente, hanno dei punti di forza, ma non esasperateli: se scegliete un ambientazione on the beach, ad esempio, non ci sarà bisogno di mettere dei piccoli squali come centro tavola o un gruppo di pescatori a traghettarvi verso il banchetto. Gli inviati dovranno ricordarsi della cerimonia per il vostro gusto, non per il sale nei capelli.
- L’abito: L’outfit della sposa è il vero protagonista della giornata, quello che tutti aspettano di vedere. E’ vero che ognuna ha il suo fisico e che, quindi, un modello universale da preferire non esiste; ma qualunque cosa scegliate, please, non optate per ” l’effetto meringa” se non siete proprio filiformi, né per l’effetto “camicia da notte” se avete un fisico spigoloso: nel primo caso potereste sembrare dei bignè ricoperti di panna, nel secondo, la protagonista de “La casa stregata”. Io eviterei coroncine e tiare, lasciandole alle principesse Disney, il trucco simil “Febbre del sabato sera” e i boccoli da angioletto del Paradiso. Signore, va bene che deve essere un giorno da fiaba, ma i Fratelli Grimm e le figure bibliche lasciamole in biblioteca.
- I fiori: Qualunque sia la location (chiesa, comune, giardino, sala ricevimenti), anche se amate i fiori e li trovate bellissimi, evitate sia l’effetto “ci siamo dimenticati di pagare il fiorista” che quello “serra”. Nel primo rischierete che le foto sembrino quelle scattate sullo scarno balcone di casa, nel secondo, vi ritroverete la metà degli invitati in lacrime, non causa emozione, ma causa allergia da polline. Ricordate: gli occhi rossi non vanno mai d’accordo con i flash delle foto.
- L’auto: Per chi si sposa in una location diversa o distante dal luogo del rito religioso o civile che sia, ci vuole, a meno che non optiate per una passeggiata della salute con inviatati al seguito, una vettura all’altezza. Ho visto negli anni cose che voi umani non potete immaginare: trattori, carrozze, lambrette, terrificanti auto alla Puff Diddy. Ok, il giorno delle nozze ognuna vuole essere la regina incontrastata, non essere monotona e garantire un evento da sogno agli invitati, ma assicuratevi che il sogno non vi trasporti verso l’effetto kitsch. Andateci piano, in tutti i sensi.
- La location: Qui non posso sbilanciarmi molto, visto che dipende solo dal gusto personale e dalle possibilità economiche. Ciò che vorrei sottolineare è di cercare di evitare sia gli effetti ” festa da diciotto anni”, con palloncini, coriandoli e trombette, e sia quello “siamo andati al risparmio totale”. Ci vuole una via di mezzo, sempre, quando non si sa precisamente dove andare.
- Il banchetto: Sul cibo non si discute, è questione di gusto, intolleranza e cash, ma vi prego con tutto il cuore: non fate venire le piaghe da decubito agli invitati per l’attesa. Qualunque sia il tipo di seduta, 5 ore a tavola per mangiare un primo ed un secondo fanno venire l’ansia e la noia anche al più affamato uomo sulla faccia della Terra. Fate un ricevimento casalingo, se non potete permettervi troppo personale: almeno la gente starà in libertà!! Un’altra accortezza: niente candelabri bassi tra i commensali né fiori troppo profumati. Nel primo caso i commensali non potranno parlare tra loro (ok, potrebbe essere anche un vantaggio in alcuni casi) nel secondo, l’effetto Madonnina piangente di Lourdes è assicurato. Per il tovagliato affidatevi alla semplicità: niente effetto corredo della nonna, please.
- L’intrattenimento: Questo è un tasto davvero dolente. Ora, c’è a chi piace il piano bar, chi ama il karaoke, chi vuole il gruppo, jazz o metal, chi preferisce il dj set e chi balla solo caraibico: niente da dire. Ma una condizione, secondo me, è fondamentale per la riuscita della festa: non mettete nulla di assordante mentre i poveri inviatati mangiano! E’ una delle cose più atroci al mondo passare molte ore dovendo urlare per capirsi col vicino di seduta (e qui al Sud vi garantisco che i matrimoni sembrano ancora maratone alla “30 ore per la vita”)! Vi dico solo che ad ogni cerimonia mi porto in borsa un blister di analgesici: non si può mai prevedere se la mia emicrania mi ucciderà o no, specialmente se non conosco bene il gusto della sposa.
- La torta: Personalmente preferisco la classica a piani total white o dai colori tenui, ma vedo che in giro ci sono molti nuovi esemplari strani infiocchettati e luccicanti come una torta esplosiva dei cartoni animati. Il gusto ovviamente è a discrezione degli sposi e non si può dire nulla in merito, ma, Santo cielo, perché ceri scoppiettanti come se fossimo al compleanno del cuginetto di 6 anni???Perchè??
- Le bomboniere: Oggi non sono un must come in passato, o per meglio dire, a volte constano solo di confetti e ringraziamenti. Partiamo dal presupposto, e bisogna essere sinceri qui, che quasi tutte le bomboniere, vengono buttate in fondo al cassetto. Trovo i confetti preferibili ad oggetti che mai mi sognerei neanche di buttare in una pentaolaccia alla messicana. Deodoranti per cassetti, apri bottiglie con brillanti e ceri con la faccia degli sposi stampate sopra, si commentano da se. Mio Dio.
Tutte le donne, specialmente le più romantiche, vogliono essere regine nel giorno in cui coronano il loro sogno d’amore. In questo, facendo parte della categoria, non ci vedo nulla di male. Ognuna, tra l’altro, ha gusti, necessità e possibilità molto diverse. Non mi sento di giudicare nessuna delle scelte che una sposa possa prendere per il suo giorno più bello. Ma quell’occasione, a prescindere da tutto, deve essere indimenticabile, non per l’allestimento eccessivo, ma per il concetto che c’è alla base: l’amore che vi unisce al vostro compagno e che volete dimostrare al mondo. A volte non è necessario dilapidare il conto in banca per offrire una festa a chi amate né essere “tirati” anche in quelle occasioni: siate oculate ma generose con voi stesse e gli altri. Questo vi renderà spose davvero alla moda e stylish: less is more.