Style file: gli incantesimi di Emma Watson
Emma Watson non è più Hermione Granger. Non ha più nulla della streghetta dall’aria saccente che ha interpretato per quasi dieci anni, ma è diventata una “babbana” molto fashion, che tutti gli stilisti si contendono.
Per i pochi di voi che non fossero al corrente, l’attrice inglese è stata per ben dieci anni l’unica vera protagonista femminile delle avventure del maghetto più famoso del mondo: Harry Potter. Ed i babbani, non sono un tipo di biscotti da tè, ma la gente comune che non appartiene al mondo della magia. Emma, infatti, dopo la fine della saga, è tornata ad essere una comune mortale come noi, con la differenza che, oggi, anche senza agitare la bacchetta, crea un altro tipo di magia: la moda.
L’attrice britannica compie 25 anni, di cui più della metà dedicati al cinema e di conseguenza al glamour che lo circonda. Una star bambina che, per fortuna, non è incappata nella sorte toccata ad alcune sue illustri colleghe diventate stelle in età precoce: penso all’ infanzia travagliata di Drew Barrymore, a quella più recente “sul filo del rasoio” di Lindsay Lohan o alle turbe di Britney Spears…
Watson è un’icona del buonsenso e del gusto. Il primo step, in ambito fashion, per affrancarsi da Miss Granger, fu, nel 2011, un radicale taglio di capelli che, dopo la fine della saga, le sembrò quasi una liberazione. In quel modernissimo taglio pixie si avvertiva il primo grande mutamento da teen-ager in donna, visto la voglia di prendere in mano il suo look e il suo corpo. In modo del tutto naturale, seguì la voglia di esporre la sua femminilità, scegliendo abiti sempre più particolari e sofisticati, mirati a celebrare la sua voglia di vanità. A farla da padrone gambe scoperte, piume, lustrini e, soprattutto, il suo personalissimo tocco di eleganza: la mancanza di eccesso.
Emma, oggi, è una delle dive più ricercate dalle grandi griffe mondiali, attenta ai trend senza dimenticare il suo gusto, una presenza discreta nelle front row delle settimane della moda, una giovane donna riservata sulla sua vita privata e a cui piace impegnarsi nel sociale, per permettere anche alle altre donne di potersi esprimere liberamente.
Nel suo celebre discorso tenuto lo scorso anno presso L’ONU, per promuovere la campagna dei diritti sociali “He for She”, definì, più di una volta, se stessa come una donna fortunata: per aver ricevuto un istruzione, protezione dalla cattiveria del modo e successo. Per le donne è un icona di stile, è vero, ma anche un esempio da poter imitare, specialmente in un mondo in cui spesso, sia la società che la moda stessa, strumentalizzano il corpo femminile.
Emma è bella ma non una bellona, esile e con le curve acerbe di una ragazzina ma con uno stile ricercato come quello di una donna adulta e sicura di se, senza rinunciare, però, ad un tocco di freschezza. L’obiettivo ed i più grandi fotografi la amano, perché non ha la tendenza a strafare per essere glamour. Fondamentalmente, il suo stile nasce come quello della “ragazza della porta accanto” che la mattina vedete andare di corsa per non perdere la lezione della prima ora all’università, e si evolve verso un gusto che sarebbe stato ampiamente approvato da un’ icona come Madamoiselle Coco.
Watson, non a a caso, ha prestato anche il suo volto a diverse campagne pubblicitarie, come quella per Lancòme e Burberry: due marchi di bellezza che racchiudono freschezza e stile, proprio come lei.
Emma avrà messo in naftalina cappello a punta e mantello, ma ci regala, con ogni sua apparizione, un piccolo grande incantesimo di stile.