Roma haute couture: l’imperatrice di Valentino

Quando si parla di Valentino si parla, in realtà, dell’eleganza italiana per eccellenza. Ed è proprio allo stile italiano e alla sua capitale che Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli hanno voluto dedicare la nuova straordinaria collezione Haute Couture per l’autunno/inverno 2016 del marchio di cui sono a capo da qualche anno.
La “Mirabilia Romae”, che ha incantato la capitale in questi giorni, ha celebrato tutto ciò che di più bello sia possibile trovare nell’arte e nella cultura italiana. Sono stati allestiti vari eventi in una decina di luoghi segreti e incantati di Roma, compresa una rassegna dei capi iconici della maison italiana, ricreando un percorso capace di rendere chiara ai 700 invitati che anno presenziato agli eventi, la parte più intima di una delle capitali mondiali della moda.
La donna proposta dai dei due designers è un’ imperatrice che sfila in un museo a cielo aperto. Una dea che indossa abiti sobri, eleganti e ultrachic molto più simile che in passato al modello inseguito da Valentino Garavani. Abiti scuri, con tocchi d’oro, velati e mai sfacciati, piccole armature di design che ricordano le fattezze delle donne dell’antico impero romano e, ovviamente, quel tocco di rosso inconfondibile che rapisce il cuore e riaccende la memoria.
Gli abiti celebrano la caput mundi nelle stampe e negli intarsi: velluti, sete e pizzi richiamano le linee architettoniche di luoghi come il Pantheon o il Palazo delle civiltà e le lavorazioni dei pavimenti barocchi.
Sullo sfondo del nuovo gigantesco store monomarca di Piazza di Spagna, le modelle fluttuano sotto gli occhi ammaliati di star del cinema, della moda e della cultura rapiti dal ritrovato decoro retrò a cui la maison ci aveva abituato negli anni del suo massimo estro creativo.
Valentino è storia e modernità, ovviamente. Le linee sono classiche ma esaltate da materiali e giochi di luce a contrasto che avvolgono le modelle in passerella, accendendo il desiderio di fashion victim e compratori pronti all’acquisto. La serie di eventi organizzati dai due direttori creativi, sottolinea come la romanità e l’ italianità del marchio siano ancora vivi, forti e potenti. Una griffe di fama internazionale che si basa ancora fermamente su una sartorialità tutta made in Italy che l’azienda è fiera di mantenere.
Roma viene attraversata da questo itinerario meraviglioso chiamato dagli stilisti “Mostra diffusa”: non si tratta solo di una sfilata ma di un vero e proprio happening, importante sia per l’ haute couture che per l’Italia intera e la sua cultura. Non bisogna mai dimenticare le nostre origini per protrarci elegantemente verso il futuro: la moda in questo caso, si è dimostrata una guida verso un nuovo e ritrovato senso estetico e verso la celebrazione della nostra meravigliosa storia.